EVERYTHING ABOUT ART 333 CPP

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Quale ulteriore argomentazione a favore della sussistenza dell’onere di motivazione anche nell’ipotesi de qua

Le cose sequestrate sono affidate in custodia alla cancelleria o alla segreteria e se ciò non è possibile l'autorità giudiziaria dispone che la custodia avvenga in un luogo diverso specificando le modalità e provvedendo alla nomina di un altro custode.

all’impedimento del verificarsi di ulteriori fattispecie di reato o del protrarsi degli effetti di quello commesso.

Talvolta può accadere che l'intervento del giudice venga sollecitato ancor prima che si sia conclusa la fase delle indagini preliminari; ciò si verifica quando in sede di indagini preliminari il pubblico ministero rifiuti un sequestro richiesto dall'interessato vale a dire del danneggiato, della persona offesa o della persona indagata.

In particolare, è consentito il sequestro di corrispondenza presso gli uffici che forniscono servizi postali, quando vi sia fondato motivo di ritenere che la stessa sia stata inviata dall'imputato o sia diretta all'imputato o abbia comunque relazione con il reato.

p.p., possa coincidere con la mera confiscabilità del bene, le Sezioni unite hanno provveduto a delineare il contenuto dopo avviso di garanzia: cosa succede dell’onere motivazionale, riconosciuto in capo al giudice della cautela.

Il sequestro preventivo viene disposto per togliere subito all’indagato o all’imputato la libera disponibilità dei suoi beni, dunque molto prima che il processo arrivi a conclusione e venga emanata l’eventuale sentenza di condanna, che disporrà la confisca delle cose già sequestrate.

per garantire il pagamento delle pene pecuniarie, delle spese di giustizia e di eventuali risarcimenti danni (sequestro conservativo); 

Il sequestro preventivo è disciplinato dal Codice di procedura penale [1], che fissa le condizioni di applicabilità: il sequestro viene disposto «quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati».

A differenza delle misure cautelari personali quelle reali non richiedono, per la loro applicazione, la sussistenza di gravi indizi e particolari esigenze cautelari, essendo sufficienti il "fumus bonis iuris" e il "periculum in mora".

Nel corso delle indagini preliminari, quando non è possibile, per la situazione di urgenza, attendere il provvedimento del giudice, il sequestro è disposto con decreto motivato direttamente dal pubblico ministero. Negli stessi casi, prima dell’intervento del pubblico ministero, al sequestro procedono ufficiali di polizia giudiziaria, i quali, nelle quarantotto ore successive, trasmettono il verbale al pubblico ministero del luogo in cui il sequestro è stato eseguito.

Il sequestro perde efficacia qualora entro le successive quarantotto ore il pm non ne richiede al giudice la convalida, ovvero qualora il giudice non provvede in merito, entro dieci giorni dalla richiesta di convalida stessa.

quando è controversa la proprietà di beni mobili o immobili, aziende o altre universalità di beni: il giudice può autorizzarne il sequestro giudiziario se è opportuno provvedere alla loro custodia o alla loro gestione temporanea;

Può procedervi sia il pubblico Ministero che la polizia giudiziaria ai sensi dell'artwork. 253 c.p.p.. Quando il sequestro è eseguito d'iniziativa dalla polizia giudiziaria, una copia del verbale è consegnata alla persona cui sono state sequestrate le cose. Subito dopo l'esecuzione, la polizia giudiziaria deve, ai sensi dell'artwork.

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